Gabriel Alejandro Pedrini
Gli Artisti, dinamiche del gioco
Manca poco al lancio de Gli Artisti, ma vediamo in poche righe cosa ci si può aspettare da questa ambientazione.
Iniziamo col dire che Gli Artisti è un'ambientazione moderna adattabile alle nostre città al giorno d'oggi, ma saranno descritte e narrate con un velo cupo, malinconico, un senso di inquietudine costante dove aleggia una mano invisibile che manovra verso l'odio o l'apatia la psiche e i sentimenti di tutti: l'influenza delle Ombre.
Questo permette un avvio rapido introducendo semplicemente alcuni elementi disturbanti alla vita quotidiana, ma se vi sentite ispirati potete impegnarvi e giocare proprio durante il movimento Decadente.

In questo clima grave e plumbeo i giocatori potranno aggiungere particolari non solo all'ambiente ma anche agli elementi di trama (il motore del gioco, lo ricordiamo, è Fate) rendendo l'avventura qualcosa di più personale e vicino ai personaggi.
I protagonisti si muoveranno nell'intento di rimediare ai "problemi" della città, iniziando spesso con una buona dose di investigazione, passando per scene veloci e concitate di pura azione e finendo con un coinvolgente epilogo, il tutto seguendo una spirale di emozioni che intaccheranno sempre più la psiche dei personaggi svelando il volto crudele della nostra società.
Ricordiamo però che i nostri personaggi sono dei "semplici" artisti, come illustratori, poeti e danzatori che non hanno nessuna autorità per poter svolgere indagini; il gioco assume quindi le tinte di una "investigazione giornalistica", seguendo le dicerie dei tabloid e le voci di strada, rincorrendo fonti più o meno attendibili, "rubando" prove e confessioni e, perché no, lottando contro le autorità stesse e i poteri forti che cercano di nascondere corruzione e coinvolgimenti.

Le Ombre aggiungono quel tocco di sovrannaturale, alieno e orrore; sono il vero nemico da agguantare e distruggere, ma così radicato e ancorato nella società da trasformare la lotta per il risveglio sociale in un martirio con un sentore di dolce malinconia, dove si arriva ad accettare ogni perdita e sofferenza personale in cambio dell'altrui radioso futuro.
Se volete un esempio prendete la storia di IT del celebre King: una città con abitanti abituati all'orrore che guardano altrove ogni volta che c'è un'ingiustizia, l'omertà è intrinseca alla struttura sociale, un essere sovrannaturale si ciba di paura e un singolo gruppo esiguo di persone "sfigate" che non accetta la situazione combatte contro tutto e tutti arrivando a sacrificare se stessi... aggiungete però che qui, ne Gli Artisti, i protagonisti potranno plasmare il mondo e controllare gli altri tramite l'arte (una specie di super-potere che però li corromperà e li ucciderà lentamente) e "IT" potrà contare su culti e alleati.
Il gioco si sviluppa bene con storie brevi di qualche sessione, ma nulla toglie di sviluppare trame più complesse e ideare complotti e culti ramificati e ostici da debellare trasformando una semplice partita in una campagna più longeva.
Ultima chicca, stiamo valutando di rilasciare qualche copia fisica, un piccolo manualetto per la vostra collezione; questa però rimane un'idea che verrà valutata e realizzata solo se si raggiungerà un certo grado di interesse e richieste.